Perché sempre più aziende chiedono il supporto di un coach?
La figura del coaching è ormai in rapida ascesa anche in Italia, ma perché sempre più aziende chiedono il supporto di un coach? Tutto in questo articolo.
La figura professionale del coach arriva da oltre oceano e non è certo una scoperta italiana, anzi possiamo dire che noi in questo caso siamo arrivati molto dopo alcune grandi nazioni come l’America dove questa figura professionale è riconosciuta e molto affermata.
Il coaching di ogni tipologia in America è popolarissimo ed è infatti qui che ogni anno centinaia di formatori e studenti di coaching si recano per assistere ai convegni organizzati dai più grandi coach al mondo.
In Italia questa figura professionale sta prendendo piede in questi anni, dove sempre più aziende chiedono il supporto di un coach esterno o cercano l’inserimento di un coach interno aziendale per poterne beneficiare. Perché questo cambiamento? Semplice perché ad oggi la realtà è molto diversa da quella che avevamo 50 anni fa.
Come è cambiato il business oggi
Negli anni il business è cambiato totalmente e se prima chi sceglieva di aprire un’azienda o un’attività rappresentavano pochi e selettivi coraggiosi oggi questi dati sono cambiati. Sono in molti a cercare un’alternativa valida al posto fisso e sono in molti ad avere idee innovative che vogliono veder crescere e portarle alla monetizzazione.
Il mondo però non viaggia più come 50 anni fa, tutto oggi si muove rapidamente soprattutto nel mondo del business.
La tecnologia di cui siamo dotati oggi ha fatto sì che il mondo evolvesse in modo che nessuno si aspettava, tutto cambia velocemente e ogni persona si deve concentrare su più aspetti della sua vita contemporaneamente.
Questo vale sia per dirigenti o proprietari di attività che per dipendenti ed è per questo che molto spesso si perde la vision e si manca l’obiettivo da raggiungere. Gli impegni troppi e le preoccupazioni altrettanto se non si impara a gestire emozioni, tempo, vita privata e professionale il risultato è un fallimento totale.
Perché le aziende spingono all’inserimento di un coach aziendale?
Molti dirigenti hanno capito questo passaggio fondamentale, ed hanno capito anche che si può avere un’azienda di successo solo se i propri dipendenti sono equilibrati, concentrati e ripagati dall’impegno lavorativo che ogni giorno mettono in campo. Dipendenti felici equivalgono ad un’azienda performante, ed è per questo che le aziende chiedono il supporto di un coach e scelgono di investire nella formazione dei propri dipendenti.
Cos’è un coach?
Il coach è un professionista che può lavorare esternamente all’azienda oppure essere assunto come figura fissa al suo interno che lavora insieme ai titolari e ai dipendenti nella creazione della vision.
Il suo compito sarà quello di formare i vari dipendenti nella gestione della propria vita lavorativa e personale. Non stiamo parlando di uno psicologo perché non affronta in alcun modo tutto ciò che accade a livello di subconscio ma lavora sulla mente dei suoi clienti.
Ciò che fa è dargli un’altra prospettiva sulla loro visione parziale. Molto spesso infatti si tratta semplicemente dell’impossibilità di un individuo di saper vedere altre opzioni a quelle che si celano davanti ai suoi occhi, davanti ad un’alternativa valida non offerta dal coach ma stimolata lo scenario cambia e il cliente si rende conto che ci sono più modi di affrontare un obiettivo, un impegno, la propria vita lavorativa e personale.
Un dipendente costantemente a lavoro non concentrato da problemi lavorati magari legati al mal contento generale, a preoccupazioni o a incomprensioni non sarà produttivo e quindi danneggerà l’azienda.
Ciò non vuol dire che bisogna licenziarlo anzi bisogna solo risolvere il problema con altri strumenti. Un’incomprensione può essere risolta, un mal contento generale generato dalla paura per il fallimento può essere gestito in modo sano e produttivo e così per ogni ambito o domanda o preoccupazione ci si ponga davanti.
Quindi cosa fa un coach?
Un coach non risolve il problema ma fornisce al cliente la chiave di accesso alle sue potenzialità interne al fine di arrivare alla soluzione migliore per lui e per la sua azienda in completa autonomia. Possiamo definirlo una guida che fornisce gli strumenti necessari che portano a porsi le domande giuste e non quelle improduttive.
Quindi perché si sceglie di inserire un coach?
Si inserisce un coach all’interno di un’azienda perché si vuole avere una figura professionale sempre a disposizione che sia in grado di guidare i propri dipendenti al raggiungimento degli obiettivi.
Si sceglie di assumere un coach esterno per fornire la formazione e gli strumenti necessari a tutti i membri di un’azienda al fine di imparare a mettere in pratica il coaching in completa autonomia.
A chi possiamo rivolgerci?
Attenzione a chi scegliete di rivolgervi perché non tutti sono dei coach professionisti a cui affidarsi, noi ad esempio con la nostra azienda Aziendo offriamo servizi coaching di ogni genere per rispondere a tutte le esigenze di un’attività.
In altri casi vi potrebbe capitare di trovarvi di fronte dei coach che però si limiteranno ad una consulenza aziendale che non ha niente a che vedere con il coaching.